Pedalata notturna - Carenno 2018

PROGRAMMA

• Ritrovo: dalle ore 17.00 alle 17.30 presso il centro sportivo di Carenno in Viale Verdi (Bar Malibu)
• Regolamento: obbligo di utilizzo del caschetto protettivo e di adeguate fonti luminose. La manifestazione non è competitiva e rientra nel progetto delle attività promozionali del territorio della Valle San Martino
• Contributo organizzativo: 20,00 euro da versare prima della partenza che comprende:
  Aperitivo con analcolico, tranci di pizza, patatine e spiedini di frutta;
  Ristoro al bar del laghetto;
  Cena con taglieri di salumi e formaggi, grigliata di carne con contorno, dolce, caffè, limoncello, oltre ad acqua e vino.
• Partenza: ore 18.30 sempre dal centro sportivo di Carenno in Viale Verdi. Andatura turistica fino alla località Boccio poi andatura libera fino alla Forcella Alta (1.310 mt)
• Premi: al termine della manifestazione verranno estratti numerosi premi a sorteggio tra tutti i partecipanti
• Ristoro: presso il Bar del Laghetto in località Forcella Alta al termine della salita
• Percorso: 9 Km di salita + 9 km di discesa (medio/impegnativo) con sterrato da Boccio alla Forcella Alta
• Servizi offerti: parcheggio auto, servizio docce e lavaggio bici

Carenno

Il più antico documento che testimonia l’esistenza di Carenno risale al 985 d.C. ed è una pergamena, conservata presso l’Archivio Vescovile di Bergamo, contenente un atto di donazione da parte di un sacerdote, Andrea, che si qualifica come “figlio del defunto Giovanni da Carenno”. E’ probabile che i primi insediamenti abitativi del paese risalgano quindi intorno al X secolo d.C. e inizialmente si concentrassero nella contrada detta di Ripamonte, alle falde del monte Pertus.
Il nome Carenno, secondo la tradizione più accreditata, deriverebbe da Ca’ (casa, abitazione, casolare) - Renna o Rena (dal nome probabilmente di una delle primigenie famiglie carennesi), e quindi “casa o casolare dei Renna”.
Negli statuti bergamaschi del 1331 risulta che Carenno facesse parte del territorio della Communitas Vallis Sancti Martini, che divenne unità amministrativa autonoma, con un proprio Vicario Speciale, a partire dal 1362. In quel periodo la Comunità della Valle San Martino era soggetta alla signoria dei Visconti di Milano: si ricorda in particolare la figura crudele ed autoritaria di Bernabò Visconti (signore di Milano dal 1354 al 1385), il quale dovette affrontare con la repressione alcune rivolte scoppiate nel territorio della Valle San Martino specialmente fomentate dai Guelfi (dominanti nel territorio), nell’ambito dei quali un ruolo di primo piano lo ebbe la famiglia Rota di Carenno.
Da: www.comune.carenno.lc.it